Storia e Memoria, Carta e Penna

Presentazione della Fondazione Berengo Segre per la Ricerca Storica

Venezia, Palazzo Giustinian Lolin, 25 giugno 2025, ore 17

Presentazione della Fondazione Berengo Segre per la ricerca storica

Introduzione della Presidente Renata Segre

Questa Fondazione, frutto di una lunga gestazione, nasce e ora si avvia a entrare in attività in un momento di particolare delicatezza per tutto il nostro mondo, tempi difficili da decifrare e comunque anticipatori di un mondo in profonda mutazione. 

Eppure, e non sarà una coincidenza, gli ‘Archivi’ rientrano tra i temi più presenti nel mondo della cultura. Proprio all’inizio di questo mese si è celebrata la decima edizione de La notte degli archivi, patrocinata dall’Associazione Nazionale Archivistica Italiana (ANAI); e a Ravenna e Torino, ad es., la manifestazione s’intitolava “dalla parte del futuro”. Sono certa che in queste – come pure in altre sedi – il tema sia stato inquadrato in una chiave di lettura positiva e propositiva, malgrado i persistenti netti tagli di bilancio e personale non consentano di realizzare progetti di un certo respiro.

A tal proposito, mi piace sottolineare questo svolgersi in parallelo e, speriamo, in coordinamento tra loro, delle istituzioni culturali: da un lato gli archivi di stato e gli enti locali (quindi pubblici, a libero accesso alla consultazione) e dall’altro quelli privati (che siano imprese o iniziative familiari).

La ricchezza delle fonti documentarie, primarie e secondarie, va preservata/conservata/tutelata, e finalmente valorizzata in quanto patrimonio nazionale. E all’interno di questi luoghi di deposito, e a custodia dei loro contenuti, si trova una miniera di materiale scrittorio, quelle carte, sotto forma di manoscritti e stampati, sgualciti, strappati, corretti, rivisti e annotati che comunque Stefan Zweig non si peritava di definire “belle”.

Ecco, in questa scia si pone anche la Fondazione Berengo Segre per la ricerca storica, che, seppure non necessariamente interessata alle qualità estetiche del mezzo (ma non lo era neppure Zweig), intende evidenziare il ruolo della memoria, la sua funzione preponderante nella trasmissione e salvaguardia del passato.

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PROGRAMMA 25 GIUGNO 2025

ORE 17

BENVENUTO 

ORE 17.30

SALUTI 

Giorgio Busetto

Direttore Fondazione Ugo e Olga Levi
e Consigliere Fondazione Berengo Segre per la Ricerca Storica

TUTELA E VALORIZZAZIONE DELLE CARTE

Renata Segre 

Presidente Fondazione Berengo Segre per la Ricerca Storica

Stefano Campagnolo 

Direttore Biblioteca Nazionale Centrale, Roma 

Andrea Erboso 

Direttore Archivio di Stato di Venezia

CONCERTO

OMAGGIO A PRIMO LEVI

Sira Hernández

pianista e compositrice, Barcellona

Lamento per Primo Levi

(2025)

Don’t Forget About That

(2019)

pianoforte

Alcuni momenti della Presentazione presso la Fondazione Ugo e Olga Levi, Venezia

fotografie di Noemi La Pera

Memoria e futuro

La Fondazione Berengo Segre nasce per volontà della storica Renata Segre, anche in riconoscimento del lavoro del marito, il noto professore veneziano Marino Berengo, che, con la sua ricerca, ha contribuito a rinnovare la storiografia italiana, ponendo al centro la storia sociale, urbana e culturale.

Un progetto quindi che affonda le radici nella memoria, ma guarda con determinazione al futuro, in un’epoca in cui la centralità della Storia nel dibattito pubblico, nella scuola e nella formazione sembra affievolirsi.

Obiettivi e attività

Tra i principali obiettivi che la Fondazione Berengo Segre si pone:

  • valorizzare e rendere fruibili i fondi bibliografici e documentali della Fondazione, comprendenti opere edite e inedite, carteggi, manoscritti, materiali didattici e fonti di particolare rilevanza anche per la storia dell’ebraismo;

  • promuovere la conoscenza storica come strumento di lettura critica del presente;

  • sostenere una divulgazione rigorosa e scientificamente fondata, capace però di parlare al grande pubblico;

  • innovare i metodi di insegnamento della storia italiana ed europea, con particolare attenzione al coinvolgimento delle generazioni più giovani;

  • incentivare la ricerca attraverso borse di studio e premi, accompagnando i progetti fino alla pubblicazione e diffusione;

  • attivare reti di collaborazione con enti e istituzioni impegnate nella promozione della cultura storica.